La globalizzazione e gli effetti socio-economici nel mondo

Dall’avvento della globalizzazione, il mondo si è rimpicciolito, nel senso che è diventato molto più facile poter interagire e scambiare su scala globale. Questo ha consentito a persone che prima erano molto distanti da noi, di avvicinarsi molto, fino al punto di poter interagire e scambiare sui territori che prima erano il terreno di gioco (mercati) per molte meno persone. Questo ha consentito ad alcuni, i più preparati e i più bravi, di conquistare fette di mercato sempre più grandi. Una bella cosa, se non fosse per il fatto che a questo aumento di possibilità, ha conseguito sempre più malessere per sempre più persone, sempre meno preparate e sempre meno capaci.

Negli ultimi decenni, sempre più persone hanno visto calare sempre più la loro economia e hanno perso sempre più potere, mentre gli altri, i preparati e i bravi, si sono arricchiti sempre di più e hanno ottenuto sempre più potere. Siamo al punto che il 10% della popolazione mondiale è arrivata a conquistare il 90% della ricchezza totale della Terra, con il 90% della popolazione che si deve accontentare del misero 10% di ricchezza, cioè delle briciole.

Questo grafico è tratto dal libro Capital in the XXI Century (Capitale nel XXI secolo), un libro che è una raccolta di dati sullo sviluppo dell’economia, anzi delle economie, in tutti i paesi del mondo, dall’anno zero. Non è un libro di teorie economiche, ma una raccolta di dati con spiegazioni relative ai cambiamenti. Come si può vedere, ci sono due economie nel mondo, quella del lavoro (produttività) e quella del ritorno degli investimenti. A partire dalla fine della seconda guerra mondiale, l’economia del lavoro è andata a calare sempre di più, mentre quella del ritorno dagli investimenti è cresciuta sempre di più.

Le persone che hanno beneficiato dall’avvento della globalizzazione, sono stati quelli più bravi a sfruttare il capitale, investendo sempre di più, in cose che portavano risultati più a lungo termine, rispetto a quello su cui investivano tutti gli altri, che invece portavano ritorno a breve termine. I secondi sono i lavoratori, quelli che investivano il loro tempo e le loro capacità per lo stipendio a fine mese, siano questi lavoratori dipendenti che autonomi. Sono quelli che facevano, e fanno ancora, parte della massa, che con il passare degli anni sono andati andati a stare sempre peggio.

I bravi in questione sono in realtà, eccellenti. Eccellenti in quanto a capacità produttive, più precisamente, nella capacità di sfruttare il Sistema, che è il meccanismo produttivo su cui si basa il funzionamento del mondo. Questi eccellenti sono i super preparati su come funziona il Sistema, cioè sono quelli che più di tutti sanno come funziona il mondo, per davvero.