Il sistema istituzionale e lo Stato

Il mondo della gente funziona in base a un sistema criminale e schiavizzante, perché è basato sul principio che al malessere della gente corrisponde il benessere di alcuni e perché costringe le persone a lavorare sempre di più, per sempre meno. Il sistema in questione è il sistema istituzionale, quello attraverso il quale lo Stato regolamenta le attività e la vita dei cittadini, anzi no, del popolo, cioè dei lavoratori.

Tutto quello che fai, se sei parte del popolo, è regolamentato dal sistema istituzionale. Il sistema istituzionale è tutto intorno a te e lo Stato, attraverso il sistema istituzionale, decide cosa puoi fare e cosa non puoi fare, decide come devi fare quello che puoi fare e quanto. In altre parole, se sei parte del popolo sei tenuto per le palle dalla mattina alla sera. Se ti procuri da vivere lavorando, cioè scambiando il tuo tempo per denaro, allora sei uno schiavo, perché la maggior parte di quello che produci va nelle tasche di altri e perché esisti per portare sempre più in alto alcuni, che sono i tuoi padroni.

 

Immagina le istituzioni come una campana sotto la quale vivono le masse, il popolo, la gente, che sono i lavoratori. Se lavori per procurati reddito, sei sotto questa campana.

 

Con il passare degli anni, questa campana diventa sempre più piccola, limitando sempre di più le attività delle persone che ci vivono sotto, cioè della gente, che sono gli istituzionalizzati, quindi limitando anche te..

Con il passare degli anni, gli istituzionalizzati, che sono il popolo, i lavoratori, perdono sempre più libertà d’azione, quindi libertà in tutti i sensi.

Il problema della gente, e il tuo problema, se sei parte degli istituzinoalizzati, non è la povertà economica, è la mancanza di libertà, un problema che puoi risolvere solo imparando un altro Sistema, che è quello secondo il quale vivono i liberi, che sono i milinoari benestanti, il 10% della popolazione mondiale che prospera, che non sono gli istituzionalizzatori, cioè la classe dirigente, contrariamente a quello che crede la gente, ingannata sull’argomento. I criminali non sono l’élite milionaria e benestante, non sono il 10% che prospera, sono la classe dirigente, che sono persone il cui mestiere è quello di impoverire sempre di più la gente, perché peggio sta la gente, meglio stanno loro.

Quello che era nato come uno strumento per regolamentare le attività dei cittadini, è diventato uno strumento attraverso alcuni si sono appropriati delle vite di sempre più persone, che negli anni sono diventati loro schiavi. Il sistema istituzionale è oggi uno strumento criminale perché, ripeto, è basato sul principio che al malessere delle masse corrisponde il benessere di alcuni, che sono la classe dirigente.

Loro sono lo Stato, di cui fa parte anche il conglomerato mediatico, di cui fa parte anche l’industria dell’intrattenimento. Cantanti, attori, giornalisti, politici, editori, insegnanti, e tutti i ciarlatani spacciati come esperti che popolano i salotti delle trasmissioni televisive… sono tutti criminali, benché molti di loro si considerano degli artisti, perché quello che dicono sono menzogne che contribuiscono a tenere le persone povere e ignoranti, nonché illuse.

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